Con equilibratura dei motori si intende l’operazione di bilanciamento di un elemento rotante. Si tratta di un’operazione necessaria per:

  • ridurre gli stress meccanici;
  • ridurre il rumore;
  • migliorare la funzionalità della macchina.

All’interno di un motore, tutti i componenti rotanti vengono progettati e assemblati per ruotare intorno a un asse senza produrre vibrazioni. L’assemblaggio dei vari componenti causa però inevitabilmente delle eccentricità di rotazione, che sono causa di vibrazioni. Ciclicamente è quindi necessario bilanciare l’albero motore.

CFE utilizza per l’equilibratura dei motori la macchina equilibratrice CEMB del tipo a “supporti rigidi”. Questa caratteristica permette di semplificare le operazioni di taratura e di ottenere la maggiore accuratezza di misura possibile. Per tarare la macchina è necessario impostare sulla strumentazione soltanto le dimensioni geometriche del rotante. Fatto questo, dopo un solo lancio del rotante – e indipendentemente dalla velocità di rotazione – si ottiene l’indicazione del valore in grammi e della posizione degli squilibri per entrambi i piani. Tutti i dati vengono poi memorizzati sulla strumentazione al termine del ciclo si misura della equilibratrice.

L’equilibratrice CEMB utilizzata da CFE impiega trasduttori di forza di tipo piezoelettrico: molto più vantaggiosi e performanti dei sistemi semirigidi o dinamometrici con rilevatori elettrodinamici. La rigidità meccanica dei trasduttori piezoelettrici permette un campo di impiego più vasto, la misura infatti non è penalizzata dalla relativa elasticità dei supporti. Nel sistema dinamometrico o semirigido è necessario un compromesso tra la rigidità dei supporti (necessaria per mantenere l’insieme rotante) e l’esigenza di rilevare uno spostamento dei supporti mediante trasduttore elettrodinamico. I trasduttori piezoelettrici non necessitano invece di un organo relativamente elastico. La conseguenza è che una macchina di grosse dimensioni riesce a equilibrare anche piccoli pezzi con la stessa precisione ottenibile con una piccola equilibratrice. La macchina utilizzata da CFE ha quindi più vasti campi di impiego rispetto alle macchine semirigide di pari dimensioni.