Il termine revamping serve a indicare una ristrutturazione meccanica. Se al revamping si aggiungono anche interventi che introducono – all’interno della macchina – nuovi automatismi e moderni sistemi di controllo elettronico, l’intera procedura viene detta retrofit.

Il revamping comprende tutta una serie di operazioni che permettono di allungare la vita produttiva di una macchina anche di 15 o 20 anni. In caso di macchine ancora robuste, ma non più in grado di rispettare le specifiche, risulta quindi più conveniente procedere al ripristino che non acquistare un nuovo modello. Per un revamping si procede innanzitutto allo smontaggio e alla verifica degli impianti esistenti, per poi effettuare una manutenzione straordinaria degli stessi in maniera tale da portarli a un livello di prestazione il più possibile simile al prodotto nuovo.

Concluse tutte le operazioni di revamping, la macchina deve essere sottoposta a collaudo come se fosse un prodotto nuovo.

Il retrofit è invece una procedura ancora più sofisticata e complessa che permette non solo di ripristinare le prestazioni della macchina, ma addirittura di migliorarla rispetto ai valori di partenza. Il retrofit consiste infatti nell’aggiungere nuove tecnologie o funzionalità a un sistema vecchio, prolungandone la vita utile.